Piccolo caraciforme appartenente alla famiglia degli Anostomidae; è originario della zone nord-orientale del Sud America: Guyana, Suriname, Venezuela, Colombia,
Brasile: bacino del Fiume Orinoco, Rio delle Amazzoni, Rio Araguaia.
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato; la testa occupa tutta la parte anteriore del corpo; la bocca, piccola e posta in posizione terminale, è orientata verso l'alto;
l'occhio è relativamente grande; il peduncolo caudale è praticamente indistinguibile.
La pinna dorsale, di forma triangolare, è molto corta, sviluppata in altezza e termina con un piccolo lobo posteriore dal margine leggermente arrotondato; verso la fine
del dorso è presente anche una piccola pinna adiposa; la pinna anale, posta in corrispondenza della pinna adiposa dorsale, ha una forma triangolare e termina con un lobo posteriore;
la pinna caudale, dalla forma a delta, ha il margine leggermente bilobato e con gli apici arrotondati; le pinne ventrali, piccole e di forma triangolare, sono poste in corrispondenza
della pinna dorsale; le pinne pettorali sono lunghe e sottili.
La livrea sul dorso è di un color verde oliva e sul ventre giallo crema, con leggere sfumature rosate; sul fianco sono presenti tre fascie longitudinali scure, marroni o
nere; di queste quella centrale passa sopra l'occhio mascherandolo; sul peduncolo caudale la riga centrale si allarga formando un triangolo seguito da due punti di color oro; le
pinne sono semi-trasparenti con leggeri riflessi rosati.
Pesce molto pacifico e vivace; convive con tutti i pesci di piccola e media taglia come i piccoli ciclidi nani sud-americani come il Krobia itanyi oppure
il Mikrogeophagus altispinosus; è molto consigliabile tenerlo in branchi di almeno quattro o sei individui altrimenti diviene timido e pauroso.
Non rovina assolutamente le piante ed è quindi molto adatto alle vasche di comunità con folta vegetazione, anche con piante dalle foglie delicate come l'Alternanthera
reineckii oppure l'Hygrophila difformis.
Purtroppo è un pesce molto sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve essere tenera, con PH e GH bassi, ben filtrata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare
regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi e delle aggiunte settimanali di un estratto di torba; solo così si
riesce ad allevarlo nelle migliori condizioni.
Carnivoro in natura; in acquario preferisce mangime surgelato, specialmente chironomus, ma accetta qualsiasi tipo di mangime,
Mangime Liofilizzato, secco in microgranuli.
E' molto strano e caratteristico il suo modo di nuotare con la testa rivolta verso il basso.
La riproduzione in acquario è possibile ma non facile.
Tutto considerando è una razza abbastanza consigliabile per chi inizia a curare un acquario tropicale; l'unica accortezza, considerando che tende a saltare fuori dall'acqua,
consiste nel coprire la vasca con un vetro o una rete a maglie fini.